Notizie

Notizia del 31 Marzo

AUTOTRASPORTO, SERVONO PROVVEDIMENTI URGENTI PER LA TENUTA DELLA CATEGORIA

Ieri, il Presidente Unatras, Amedeo Genedani, ha inviato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On.le Paola De Micheli una lettera con cui l’Unione delle associazioni dell’autotrasporto ha lanciato l’urgenza di predisporre alcuni provvedimenti a favore della categoria, in questo momento di forte criticità per la tenuta delle imprese. Raccogliendo le grida di allarme di migliaia di operatori dell’autotrasporto, la lettera sottolinea che la categoria è allo stremo delle possibilità economiche per continuare ad operare, considerato che deve far fronte alle spese ordinarie, quali gasolio e transiti autostradali, senza però ricevere il pagamento dei servizi effettuati dai propri committenti.

Viene comunicato che, proseguendo l’attività in queste condizioni,  le imprese del settore saranno costrette a fermarsi con conseguenze devastanti per le filiere e la popolazione tutta
, a meno che non si intervenga in tempo reale con provvedimenti efficaci; primo fra tutti l’implementazione immediata, nell’annunciato DL di aprile, della norma sui termini di pagamento come già prevista per il settore agroalimentare con sanzione certa ed autorità di controllo ben individuata.

LA SINTESI DELLE RICHIESTE AL MINISTRO

  • utilizzazione certa e più ampia possibile del Fondo centrale di garanzia PMI per garantire alle imprese di poter disporre di un flusso di liquidità idoneo a sopperire ai ritardi/mancati pagamenti per i servizi di trasporto effettuati.
  • mantenimento della liquidità aziendale attraverso l’implementazione immediata, nell’annunciato DL di aprile, della norma sui termini di pagamento come già prevista per il settore agroalimentare con sanzione certa ed autorità di controllo ben individuata quale rimedio per l’indecente ritardo dei pagamenti da parte dei committenti.
  • mobilizzo e pronta erogazione di tutte le risorse gestite dal MIT attualmente previste da contributi ed incentivi pubblici a favore della categoria dell’autotrasporto, quali quelle relative agli anni passati e non ancora rese esigibili: ad esempio riduzioni compensate pedaggi autostradali, investimenti acquisto mezzi, formazione professionale.
  • attuazione anche in Italia per le imprese di trasporto della deroga temporanea ai tempi di guida e di riposo previsti dal Reg. 561/2006/CE, come già fatto da 22 Paesi europei (più altri 2 Paesi in via di definizione);  
  • – previsione di corridoi blu (alla stregua di quanto fatto alle frontiere con i corridoi verdi) agli imbarchi per le imprese che viaggiano da e verso le isole maggiori Sicilia e Sardegna.

I COMMENTI DEGLI AUTOTRASPORTATORI TREVIGIANI

Danilo Vendrame – Presidente Autotrasporto merci Confartigianato Imprese Marca Trevigiana

Il problema finanziario, legato ai mancati pagamenti, si aggraverà maggiormente nei mesi di maggio-giugno; quando auspicabilmente riprenderemo un poco il lavoro,  non ci saranno i soldi per finanziare l’attività.

Prendiamo ad esempio l’acquisto del carburante: le compagnie petrolifere, o meglio le società di intermediazione, sono molto rigide sui pagamenti e stanno, da prima dell’emergenza Coronavirus, tagliando in maniera importante i fidi ai trasportatori.    

I problemi di liquidità sono causati dalla mancata dilazione dei pagamenti del carburante, dal ridotto introito a causa di minor fatturato, dalle fatture in sofferenza e dal pagamento in massa delle ferie arretrate dei dipendenti (sappiamo che nel settore gli autisti sono merce rara e alcuni non vogliono sentir parlare di cassa integrazione).

Tutto questo con pagamento costante delle assicurazioni: se hai poco lavoro fai viaggiare a turno gli autisti e siccome ad ogni camion corrisponde un autista non puoi sospendere l’assicurazione o almeno non per tre mesi di nessun camion quindi rata assicurativa 100% con fatturato 20%. Ricordiamoci che la RCA e solo una minima parte delle assicurazioni che paghiamo, assicurazioni merci trasportate e per conto, assicurazione per l’inquinamento, assicurazione aziendale per i danni fatti dagli autisti.

Questo vale anche per la tassa di proprietà.

In Germania si parla di un incentivo del valore di 9.000 euro per tre mesi a tutte le imprese singole o con un dipendente; 15,000 per chi ha sino a 5 dipendenti.

Senza aiuti poderosi il nostro Governo rischia: di mandare in fallimento anche di ditte sane, creare una depressione enorme dei consumi e bloccare la veloce di ripartenza che tutti ci auguriamo. Aprire canali di credito per alcuni mesi è come un’aspirina contro il coronavirus: meglio che niente.

Paolo Marcon – Vice Presidente Autotrasporto merci Confartigianato Imprese Marca Trevigiana

Paradossalmente, rispetto ad altri settori, i trasporti sono andati in difficoltà vera da mercoledì 25 marzo, giorno dell’ultima stretta alle attività produttive venuta dal Governo.

Fino a quella data i mezzi circolavano e di conseguenza le aziende erano attive e produttive. Da mercoledì invece (e lo si vede anche nelle vie di comunicazione) il traffico delle merci si è drasticamente ridimensionato creando un inevitabile calo di fatturato.

I mezzi viaggiano in maniera non redditizia in quanto la gestione logistica diventa difficile, scarseggiano i viaggi di rientro, molte ditte si servono dei mezzi di proprietà in conto proprio (sufficienti per evadere i pochi trasporti richiesti).

Tutto questo incide in una categoria che da anni con degli utili ridicoli e spesso inesistenti si è resa fragile ed esposta a qualsiasi piccola variabile economica e sociale, figuriamoci ad uno tsunami economico della portata che stiamo vivendo in questo periodo.

Non preoccupa la mancanza di servizi che verrebbe a crearsi in quanto ci sono e ci saranno sempre aziende con mezzi pronti a soddisfare la scarsa richiesta; piuttosto mi preoccupa seriamente la sopravvivenza di migliaia di aziende che, a corto di liquidità, saranno costrette a chiudere o peggio a fallire.

La deroga ai tempi di guida è lo specchio dell’Italia; siamo stati i primi in Europa ad entrare in emergenza e vedo dalla lettera che 22 governi, anzi quasi 24 hanno già agito in tal senso, noi stiamo ancora riflettendo sul da farsi. E’ bene evidenziare che la richiesta di deroga riguarda soprattutto ii mezzi in rientro verso le sedi e serve per evitare che, in una situazione di dilatazione dei tempi di consegna dovuta al rispetto del protocollo ministeriale per la sicurezza dei trasporti, moltissimi autisti si trovino in condizioni precarie d igiene in aree di sosta con i servizi chiusi o parzialmente funzionanti. Eviteremo così anche la possibilità di contatti e di conseguenza la potenziale ed ulteriore espansione del contagio del Covid-19.

Sicurezza sanitaria, sicurezza sul lavoro e sicurezza del lavoro.
BANDO 3.3.2 A FAVORE DELLA PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA E AUDIOVISIVA