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Notizia del 27 Agosto

La giustizia a Treviso tra carenze di organici e segnali di miglioramento la lentezza si conferma il fattore limite per le imprese e i cittadini

Di Vendemiano Sartor, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana

Treviso fanalino coda per numero di imprese per giudice. È il dato più eclatante che emerge dal rapporto 2019 sulla giustizia redatto da Confartigianato Imprese Veneto. La provincia Treviso è in testa alla classifica delle province venete sul tema. Ciascun giudice trevigiano è chiamato a farsi carico di 1.810 realtà produttive (meno 1.69% rispetto al 2018 in cui se ne contavano 1.841). Un primato negativo che colloca Treviso che si mantiene anche considerando il rapporto giudice-abitanti: 18.111 a fronte di un media veneta pari a 13.326 e una nazionale di 8.710. Treviso raddoppia di gran lunga la media del Paese.


«Non possiamo permetterci che a Treviso ci sia un giudice civile ogni 22.754 abitanti», fa notare Vendemiano Sartor, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, «un rapporto superiore del 54.7% rispetto alla media nazionale, e ogni 2.274 imprese (+53.2% rispetto alla media italiana). Questa situazione della giustizia civile penalizza l’economia di un territorio che ha nella manifattura la sua specificità e nelle esportazioni il suo valore aggiunto. Al di là dei proclami sulla riforma della giustizia, puntuali ad ogni governo, è urgente per le realtà produttive e i cittadini della Marca che gli organici della giustizia vengano celermente implementati.»


Altra nota dolente della provincia, infatti, è il tasso di scopertura, cioè quanti giudici mancano rispetto all’organico stabilito. Ed è in particolare la giustizia civile trevigiana a soffrirne. Si contano infatti solo 39 giudici, di cui 27 ordinari e 12 onorari, contro i 46 previsti in pianta organica. Di fatto, un tasso di scopertura del 14.3% contro il 10,7% veneto e l’11,3% del sistema Paese.
Scendendo più nel dettaglio, il 61% dei giudici trevigiani opera nella giustizia civile, il 28,8% nel penale e il 10% si interessa di materie correlate al lavoro. Questa fotografia rileva la predominanza, sia rispetto al veneto che all’Italia, del “civile” rispetto al “penale”. Treviso ha inoltre la migliore percentuali di giudici del lavoro rispetto a Veneto e Italia. Un’evidenza che conferma, da una parte la minore propensione a delinquere, ma dall’altra la vivacità economica della Marca Trevigiana.


Ciò incide negativamente sulle cause civili sia aperte che pendenti. Nel 2018 quelle aperte sono state 19.721, contro la media veneta di 16.151 e quella nazionale di 13.908. Dato positivo nella Marca, comunque, è la riduzione delle cause aperte che nel 2017 erano 21.191, una riduzione di 1.470 cause, pari a meno 7%. Dati che collocano Treviso al quarto posto della classifica provinciale veneta.
Passando alle cause pendenti, in Treviso nel 2018 erano 16.814, dato che posiziona la Marca al terzo poste tra le province venete. La media regionale è di 13.403 e quella italiana è di 14.967. Anche in questo ambito si rileva una contrazione rispetto al 2017 di 1.504 casi, pari a meno 8,2%.


Nonostante le carenze di organico, l’efficienza della macchina della giustizia civile trevigiana è confermata dalla riduzione dei tempi medi dei procedimenti, passati da 300 giorni del 2017 ai 284 del 2018, performance di gran lunga migliore di quella nazionale attestata ai 369 giorni.

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